La Cascata delle Marmore è una delle cascate più famose d’Italia e tra le più alte in Europa. Si trova nella Valnerina, a poca distanza da Terni, inserita all’interno del Parco Regionale Fluviale del Nera. È formata dal fiume Velino, che si getta nel fiume Nera scendendo dal Lago di Piediluco.
Se avete in programma una visita in zona, è una tappa obbligatoria.
Marmore, una cascata di emozioni
Per ammirare i salti della Cascata è possibile entrare da due diversi punti: il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore. Il Belvedere Superiore, che si trova alla fine dell’omonimo paese di Marmore sulla strada che porta a Piediluco, offre una vista spettacolare del primo salto, mentre dal Belvedere Inferiore sulla strada che conduce in Valnerina è possibile avere una panoramica totale della Cascata e ammirarla in tutta la sua maestosità. Un sentiero panoramico collega i due punti di accesso.
All’interno del Parco è inoltre possibile percorrere sei affascinanti sentieri ben tracciati e segnalati, che vi permetteranno di ammirare i salti d’acqua da più prospettive e godere appieno di panorami di suggestiva bellezza.
Non solo natura, ma anche arte perché a ridosso della cascata ci sono resti di archeologia industriale e opere idrauliche conservati nel Parco archeologico industriale di Campacci di Marmore.
Durante il periodo estivo non perdete una visita in notturna della Cascata che, grazie a un particolare impianto di illuminazione a led di ultima generazione, crea un effetto particolare grazie a fasci di luce che valorizzano il movimento della discesa delle acque.
Se siete appassionati di attività outdoor, la Cascata delle Marmore è il contesto ideale per la pratica di sport anche estremi: dal rafting al soft rafting, dal torrentismo all’hydrospeed, dal kayak al rilassante River walking, discesa guidata adatta a chiunque, anche a chi non sa nuotare.
Se invece siete affascinati dal mondo sotterraneo, il Parco della Cascata delle Marmore offre la possibilità di visitare alcune grotte e forme carsiche scavate nei millenni dalle acque. Le cavità principali, sia per interesse speleologico, sia per bellezza e la suggestività degli ambienti, sono racchiuse in tre distinti complessi: il primo, costituito dalla Grotta della Morta e dalla Grotta delle Diaclasi; il secondo, costituito dalla Grotta delle Colonne; il terzo, con uno sviluppo di oltre 190 m., costituito dalla Grotta della Condotta, che prende il nome dall’antica condotta che in passato alimentava il sistema di centrali idroelettriche. Alcune grotte è possibile visitarle anche con i bambini.
Il sabato e la domenica, su prenotazione, è possibile vivere a 360 gradi il parco attraverso l’esperienza del Cinema 6D.
Cascata delle Marmore, che storia!
Sapevate che la costruzione della Cascata delle Marmore risale al 271 a.C. ad opera dei Romani, per bonificare un’area paludosa nelle vicinanze del Fiume Nera? Si tratta di una formidabile opera di ingegneria realizzata per favorire il deflusso delle acque del Velino che straripavano sui terreni circostanti creando zone di acque stagnanti, paludose e nocive per la salute. In epoche successive e fino al Rinascimento, vennero compiuti ulteriori lavori di perfezionamento fino all’assetto attuale.
La rupe e il suo spettacolare getto d’acqua hanno ispirato decine di artisti e scrittori di ogni epoca storica. Si pensi solo a Virgilio, Cicerone e Lord Byron.
Da circa 50 anni le acque della cascata sono utilizzate per alimentare la centrale idroelettrica di Galleto.
INFORMAZIONI
Per programmare una visita alla Cascata delle Marmore, bisogna fare attenzione agli orari di apertura dell’acqua. Negli orari di non rilascio dell’acqua la cascata è aperta, ma con un getto ridotto.
Fonte: Regione Umbria